La paternità del baklava è stata rivendicata da molti gruppi etnici fino a quando non sono stati trovati dei documenti che confermano che il primo baklava con foglie di pasta è stato fatto la prima volta in Turchia (Asia centrale) ed è stato modificato fino ad arrivare alla sua forma attuale nelle cucine del Palazzo Topkapi. Speros Vryonis sosteneva che un antico dolce greco chiamato “gastris” sia il baklava di oggi, ma in seguito è stato dimostrato che anche se conteneva un ripieno di miele e noci, gli strati esterni non erano fatti di pasta, ma erano una miscela di miele e sesamo. I primi borek, dolci o salati, costituiti da 10-12 strati di pasta sottile sono stati fatti nelle cucine del Palazzo. Il Sultano usava regalare ai giannizzeri vassoi di baklava, ogni anno, il quindicesimo giorno del mese di Ramadan in una processione cerimoniale. Ho imparato a fare il baklava fatto in casa dalle zie turche, con guance morbidi e occhi luminosi che mi guardavano con calore e affetto, mentre mi svelavano i segreti della cucina turca, e della vita in generale. Quanto le devo….
Anche se 48 fogli può suonare spaventoso, come vedrete di seguito, ci vuole di più per spiegare che per farle. In un’ora terminerete di stendere la pasta, e poi non rimane granchè da fare. Se avete a disposizione un’ora per stendere 3 gruppi di pasta, tre sfoglie alla fine, mangerete il migliore baklava, e questa è una promessa! Non avete paura, vedrete che non è niente di che, a parte il fatto che dovrete divirere la pasta in 48 pezzettini. *__* Per me questa è la parte più “difficile”, perché l’impasto è molto resistente e si stende straordinariamente bene, come quello per lo strudel. Non c’è nemmeno bisogno di talento o di sforzo, e neanche della precisione. Vi ho convinto, che ne dite ?